Le numerose fonti archeologiche di Cupra Marittima raccontano di un centro prospero, abitato dall’uomo sin dall’età paleolitica.
La cittadina raggiunge il massimo splendore in epoca romana, quando il villaggio che ospitava il porto e il santuario piceno della dea Cupra viene annesso alla Repubblica.
Grazie alla sua posizione strategica sulle rive del mare Adriatico e nei pressi della via Salaria, il municipio di Cupra Maritima in età imperiale diventa un ricco centro amministrativo ed un importantissimo nodo di scambio per le attività commerciali nel Mediterraneo.
Dell’antica città romana sono ancora visibili alcuni importanti resti.
Su di un’altura a pochi chilometri a nord della Cupra moderna si trova la grande spianata rettangolare del Foro; recenti scavi hanno portato alla luce il podio del Capitolium e due archi onorari, di età augustea, situati ai lati della scalinata del tempio.
Nei dintorni, lungo la via extraurbana, altre strutture testimoniano il prestigio della città: un sepolcro monumentale, delle cisterne chiamate “Bagni di Nerone” e l’edificio detto “Mura Mignini”, uno dei magazzini legati all’attività dell’adiacente porto.
In direzione sud, lungo la Statale 16 – la linea costiera di epoca romana – sorgono i resti di un’elegante villa suburbana, abitata fino al IV d.C. Della lussuosa abitazione rimangono oggi parte del pavimento mosaicato ed il ninfeo, “luogo d’acque” del giardino, decorato con conchiglie ed affrescato con motivi marini.
Il Museo del Territorio è una componente essenziale del Parco Archeologico. Nell’incantevole borgo di Marano, vecchio incasato medievale di Cupra Marittima, un’antica costruzione, Palazzo Cipolletti, è stata restaurata ed adibita a sede museale.
Il percorso espositivo è articolato su tre piani, in ognuno dei quali vengono mostrati reperti archeologici che testimoniano un diverso periodo della storia cuprense: il Paleolitico inferiore, l’età picena e quella romana.